Storia
Seconda città della Sicilia per numero di abitanti, Catania si distende sull'omonima piana, tra il mar Ionio e le pendici dell'Etna.
La campagna circostante, resa ancora più fertile dalle eruzioni vulcaniche, è coltivata, per la maggior parte, a giardini d’agrumi. Lo stretto legame della città col vulcano è anche visibile negli edifici, molti dei quali costruiti con pietra lavica. Secondo lo storico Tucidide, Katane fu fondata dopo il 729 a.C. dai coloni calcidesi di Naxos, nel colle oggi detto dei Benedettini. Nel secolo successivo, il legislatore Caronda diede alla città un ordinamento di ispirazione moderata, a metà tra oligarchia e democrazia. Nel 476 a. C., Catania fu conquistata da Ierone di Siracusa: gli abitanti furono deportati: torneranno 15 anni dopo, nel 461.
La grande eruzione del 1669 e il terribile terremoto del 1693, che colpi' tutta la Sicilia orientale e distrusse gran parte della città, annientarono una situazione economica già difficile. Catania fu ricostruita, si estese sensibilmente; poi subì una nuova crisi agricola, ma si riprese.
Venne eletta capoluogo di provincia nel XIX secolo, torno' a espandersi verso nuove zone, sino a raggiungere, ai giorni nostri, l’attuale immagine di città attiva e moderna. |